luglio-agosto 2011

Arrivata finalmente l’estate, non potevamo fare a meno di parlare di architettura, design e arredamento in rapporto alla natura e al vivere all’aperto.

Ecco quindi la proposta di case ed edifici di uso pubblico concepiti per dialogare con l’ambiente circostante, sia esso un paesaggio incontaminato piuttosto che un ambiente costruito. Anche la scelta di Jean-Marie Massaud come protagonista della copertina non è casuale: tutti i suoi progetti hanno un preciso riferimento alle relazioni tra uomo e natura, che il designer francese cerca di attivare con visioni utopiche ma anche con oggetti quotidiani che possano generare piaceri sensoriali e atmosfere di benessere. Parlando di arredamento, l’attenzione si focalizza su due tipologie di prodotti per l’outdoor che in questi ultimi anni hanno registrato un’interessante evoluzione progettuale: le strutture che un tempo venivano chiamate gazebo, pergolati e bersò, oggi diventate spettacolari architetture che proiettano in giardino o in terrazzo gli spazi della casa, e le lampade da esterno, sempre più diversificate, funzionali, leggere, ironiche e poetiche. Arriva dunque l’estate e con essa la voglia di aprire e ravvivare l’habitat domestico. Ma il ‘pensiero’ del progetto non va in vacanza, attento come sempre ad indagare la complessità contemporanea. Lo ricorda Andrea Branzi, che in questo numero sottolinea le inderogabili responsabilità che a suo parere il designer deve assumere oggi difronte a logiche politiche, sociali ed economiche profondamente mutate. Come sta cambiando il mondo del design? I nostri focus di approfondimento fanno alcuni esempi: nascono nuove realtà produttive del mobile volte a valorizzare la cultura e il saper fare di Paesi lontani, e nello stesso tempo si afferma un nuovo atteggiamento estetico, influenzato dall’era digitale, che smaterializza le forme degli oggetti. Tutto si evolve sempre più velocemente, con un ritmo che in realtà non conosce stagioni. Gilda Bojardi