La curatrice della Biennale di Architettura 2023, Lesley Lokko, è nata in Scozia, cresciuta in Africa, ha studiato negli Stati Uniti e in Inghilterra (dove ha conseguito un PhD in Architecture alla University of London e un BSc Arch and MArch alla Bartlett School of Architecture, UCL-University College London) e insegnato architettura nel Regno Unito, negli Stati Uniti, in Europa, in Australia e ora soprattutto in Africa.
Lesley Lokko: un curriculum come un viaggio tra il vecchio e il nuovo
Luogo specifico da cui guardare al resto del mondo per comprendere tutto il resto - come ha spiegato in occasione della sua nomina a curatrice della Biennale 2023 - l’Africa è un continente che ha davvero molto da dare anche all'architettura.
Qui l'età media è sotto i vent'anni, contro i 40 dell'Europa, la varietà e la complessità che la contraddistinguono ne fanno un continente dall’indubbio potenziale per l'architettura. Grazie al suo impegno in ambito didattico, Lokko è entrata in contatto con l'immaginazione dell'ultima variegata generazione di giovani africani, che non sono solo di colore, ma anche indiani e bianchi.
Il suo curriculum è un viaggio interculturale fra vecchio e nuovo continente, che la vede parallelamente impegnata nell’attività di scrittrice (dal 2004 a oggi ha pubblicato 11 romanzi ambientati tra Africa, America ed Europa), occasione per raccontare di genere, identità, integrazione, oltre che di amore.
«I miei personaggi femminili sono tutti forti perché non conosco altro modo di essere donna» dice l’autrice.